Cos'è il cloud
Il concetto di "cloud" in pratica consiste nello spostare alcuni elementi di una infrastruttura informatica dalla gestione "in proprio", ad una modalità simile al servizio.
L'antenato: il web hosting
Cominciamo con un esempio del passato: negli anni '90 per avere un sito web dovevi comprarti un server, installarlo, dotatarti di una linea di connessione ad internet e collegare il tutto. E poi ti dovevi occupare di tenere l'infrastruttura in funzione, pagare la corrente, la manutenzione hardware, occuparti della manutenzione del software. Un sacco di beni e un bel po' di lavoro solo per tenere qualche pagina html a disposizione dei navigatori.
Poi sono nati i servizi di hosting, grazie ai quali è possibile avere uno "spazio web" pagando un tot al mese. In pratica si ha lo stesso risultato, uno spazio dove mettere il sito web, ma senza dover acquistare e manutenere niente. Quindi gli asset (beni+lavoro) necessari ad ottenere il risultato si sono trasformati in un servizio. Il servizio di hosting di sito web è un po' un antesignano del concetto di cloud.
I primi veri cloud service: lo storage online
Un altro servizio cloud tra i primi nati è quello dello storage remoto. Pensiamo a servizi come Dropbox o Mega: in pratica invece di acquistare un hard disk più grande per l'archiviazione, puoi "affittare" uno spazio da qualche parte (nel cloud!), raggiungibile via Internet, dove tenere i file, pagandolo in funzione dell'utilizzo: più spazio occupo più pago. Anche qui, come si vede, un bene materiale, l'hard disk, si è trasformato in un servizio da pagare "a consumo".
Punto di svolta: la virtualizzazione dei server
Grazie alla possibilità di virtualizzare interi server, oggi puoi con servizi quali Amazon AWS, Microsoft Azure o Google Cloud, si può avere qualsiasi tipo di infrastruttura semplicemente pagando un canone. E per canone non si intende magari una rata fissa mensile, ma addirittura si ha la possibilità di pagare ad ora di utilizzo o a numero di transazioni o a gigabyte impegnati, a seconda del servizio. In questo modo se ci serve una risorsa per un tempo limitato, qualche giorno o addirittura pochi minuti, si paga solo quel che si "consuma".
Ad esempio su queste piattaforme è possibile "instanziare" in pochi minuti un nuovo server di database anche con configurazioni complesse, specificando le risorse che vogliamo (numero di server nel cluster, ram, cpu) in pochi minuti e pagando un canone orario proporzionato alla configurazione scelta.
E' anche possibile aumentare o diminuire in modo semplice le risorse impegnate modulando i costi in funzione dell'utilizzo atteso. Alcune piattaforme consentono di automatizzare lo "scaling" delle risorse, ad esempio su Amazon AWS è possibile impostare dei trigger che aumentano o diminuiscono le istanze accese a seconda del carico di lavoro. In pratica posso mettere delle regole del tipo "se l'utilizzo di CPU complessivo di questo cluster supera il 60% per più di 5 minuti continuativi, aggiungi un server al cluster". E vicerversa "se il carico di CPU complessivo scende sotto il 5% per più di 5 minuti continuativi, spengi uno dei server del cluster".
SAAS
Il concetto di cloud oggi si applica anche ai software. Ad esempio se si ha bisogno di un software di contabilità una volta l'unica opzione era di acquistarlo, adesso esistono piattaforme cosiddette SAAS (Software As A Service) che consentono l'utilizzo del software tariffato con un canone mensile. Non devo più comprarmi il server, comprare il software, farmelo installare e assicurarne la continuità di servizio: tutto questo lavoro è fatto dal fornitore SAAS. Io mi limito ad usare il software attraverso una login e una password.
Uno dei primi software distribuito con la formula SAAS è stato SalesForce, un software di CRM molto utilizzato. Oggi ce ne sono tantissimi e ogni giorno ne nascono di nuovi, anche negli ambiti considerati più "conservatori" quali quello conatbile, pensiamo ad esempio a Fatture In Cloud.
Cloud: concetto più economico che tecnologico
Concludendo il concetto di cloud non è strettamente tecnologico perché in questo caso la tecnologia è abilitante - senza internet e la virtualizzazione il cloud non sarebbe possibile - ma è più che altro economico in quanto trasforma un bene (un server, un software, ...) in un servizio tariffato a consumo.